Anno | 2022 |
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Codice ISBN | 9788831436540 |
Formato | 16,5×24 cm |
Pagine | 232 pp. |
Prezzo | 18,50 € |
Costantinopoli. Alla ricerca del tesoro perduto
di Mario Cavargna Bontosi
Questo giallo offre il pretesto per presentare delle ricerche storiche autentiche come possono essere la storia completa della Sindone o la revisione di opinioni storiche consolidate una delle quali è l’accusa di stragi e distruzioni fatta ai crociati per la conquista di Costantinopoli del 1204, che viene smontata in un emozionante racconto ottenuto componendo brani di cronache di 800 anni fa. Allo stesso modo, mettendo insieme brani di cronache di testimoni oculari sia cristiani che mussulmani, viene narrata la spaventosa realtà della conquista turca del 1453, che ha cancellato la più grande metropoli del mondo nel medio evo, che per mille anni era rimasta l’unica vera erede della civiltà romana.
L’interesse per la civiltà di Costantinopoli, che viene denominata bizantina riprendendo il nome più antico della città, porta poi ad un viaggio virtuale, dettagliato e coinvolgente, che fa visitare la Costantinopoli del 1300, come era, entrare nei suoi palazzi e stupirsi della straordinaria ricchezza delle sue chiese: in una sorta di turismo virtuale che comunque non dimentica di far parte di un giallo che inanella fatti storici mai chiariti come l’interrogativo sull’esistenza di una cisterna monumentale con 176 colonne sotto la basilica di Santa Sofia, di cui parlano sei autori antichi, oppure il mistero della demolizione della più grande chiesa del medioevo latino, quella dell’abbazia di Cluny, che prosegue per venti anni dopo la fine della Rivoluzione francese. Insieme ad altre autentiche sorprese che nascono dai testi antichi e che qui trovano una inaspettata interpretazione.
Tutto nasce dalla frase di una cronaca antica che afferma che il grande tesoro delle oreficerie sacre di Costantinopoli che doveva finanziare la riconquista di Gerusalemme, che poi non avvenne, nessuno seppe dove era finito. Si è sempre immaginato che fosse stato sparso nelle cattedrali delle città da dove provenivano i crociati: la sorpresa è stata nell’andare a controllare sui cataloghi e vedere che di quel periodo e di quella origine tranne i pezzi che sono a S. Marco di Venezia, esistono solo tre piccoli oggetti in tutta Europa. Quel che c’è, è sì bizantino, ma di fattura latina. L’assist per continuare era irresistibile, così è nato tutto il resto.
È un libro che gioca con la storia mostrando quanto sia facile in ogni epoca creare delle fake news e come sia comunque facile, anche oggi, ricreare una ricostruzione storica diversa partendo dagli stessi testi ed avendo sotto gli occhi le stesse testimonianze. La verità storica ha molti sosia e dipende anche da chi ha il potere di presentarla, la lezione che se ne trae è che, indagare a vasto raggio, non è mai tempo perduto.